Una parete di cubi colorati che mutano a contatto con la mano

E’ l’idea realizzata da Jamie Zigelbaum e Marcelo Coelo uniti dal medesimo interesse: l’interazione tra uomo e computer. Essi creano uno studio di design e nel 2010 sono premiati come Designers of the Future al Design Miami/Basel.Lì presentano l’opera Six Forty by Four-Eighty che è una parete con 220 cubi luminosi a calamita, un muro mutevole di pixel che nasconde altro. Ogni cubo, è un computer che emette luci a diverse tonalità e ritmo, trattenendo e comunicando informazioni. Premendo un cubo verde e sfiorandone uno rosa con la mano libera, il corpo fa da tramite e il rosa diventa verde. L’obiettivo è quello di rendere l’uomo e la tecnologia come parete di pixelun unico organismo.

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